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domenica 21 settembre 2014

Un Regno, un esercito, un Cavaliere


Sir James Crowland. Un uomo di quarantadue anni, alto, robusto, con un' armatura solida, sempre lucida, un mantello rosso porpora, e le mani sempre piene di violenza.

Divenne il Cavaliere Capo dell' esercito a neanche venti anni. Il suo carattere burbero, sempre serio, deciso, violento e che non ammetteva errori, piacque subito alla Regina di Dreamsfield la quale lo scelse come unico Generale Capo di tutti i soldati del suo Regno.
Aveva l' indole giusta per comandare: un uomo che non provava pietà, neanche in confronto dei più deboli della società; un uomo che sapeva far rigare dritto ogni soldato; un uomo che non perdeva mai la concentrazione; un uomo potente ed abilissimo spadaccino; un uomo che non chiedeva favori o privilegi; un uomo che eseguiva ogni ordine imposto dalla Regina; un uomo che non sbagliava e non perdonava mai.
"Il Cavaliere", come tutti lo chiamano, abile stratega, suddivise l' esercito in gruppi, ponendo a capo di ognuno di essi, i soldati che lui reputava migliori e con qualità superiori agli altri; a sua volta i gruppi avevano dei soldati di grado più elevato che si occupavano di comandare quando il generale del gruppo non era presente. Un sistema a ramo d' albero infallibile, preciso come il beccare di un picchio, ordinato come una fila di formiche.



Il racconto lo rende ovviamente un inevitabile antagonista dei buoni visto che Sir James ha in mano l' esercito più forte esistente in quel momento in quella parte di continente.
La sua violenza è usata sempre con irruenza e senza preavviso: non ama progettare uccisioni e atti violenti, ma agisce d' istinto. Chi merita una punizione, la merita subito. Nel momento in cui si ritiene necessario punirlo.
Il rapporto con la Regina è di ovvia sudditanza anche se è all' occhio di tutti che goda di privilegi speciali come quello di esser l' unico soldato a portare la barba. Una legge impone di radersi ogni giorno accuratamente, e tutti obbediscono per non incorrere in punizioni corporali o lavori da svolgere per giornate intere. Sir James invece cura con attenzione la sua folta barba, come se ci tenesse a distinguersi dai sottoposti che considera inferiori a lui.
Un privilegio non richiesto, ma ottenuto dall' Imperatrice grazie al suo ottimo lavoro da servitore del Regno.

Durante il racconto non riuscirà facilmente ad attuare i suoi piani e spesso urlerà di rabbia per l' incompetenza dei suoi sottoposti sfogandosi anche con violenza su di loro.
La guerra che si annusa nell' aria avrà un sapore diverso, più duro, più forte, e lui stesso già ne è consapevole.
Il suo ruolo sarà fondamentale e ricoprirà un peso non indifferente. Ciò che i protagonisti buoni impareranno è che Sir James Crowland non perdona. Mai.

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