Approfondimenti

Ogni articolo scritto riporta delle parole sottolineate che rimandano a descrizioni specifiche di termini o argomenti.
Questo perché, ogni qual volta viene menzionato un argomento, è bene indicare una fonte dove attingere informazioni per approfondirlo e conoscerlo meglio.
Cliccando sulle parole, dunque, potrete approfondire ogni argomento ed apprendere, così come amo fare anch' io, nozioni e parole che forse non conoscevate, ampliando così il vostro bagaglio culturale da sfoggiare in ogni qual si voglian occasioni.

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venerdì 19 dicembre 2014

Professione: Cavaliere


É forse la figura più amata, più ricercata, più imolata e mitizzata del Medioevo, una figura che ha ispirato fior di scrittori dei secoli scorsi e non solo, che ha permesso di conquistare e spesso, a causa di errori in battaglia, di esser conquistati. É lui, il Cavaliere.

PICCOLI COMBATTENTI
In questo mio romanzo "Il Cavaliere di Ghiaccio", uno dei principali soldati di alto rango che si occupano dell' addestramento dei ragazzetti, è il generale Andrew Stevenson e seguendolo, capiremo come ci si comportava con i piccoli che venivano immessi nel percorso per divenire dei grandi guerrieri.
L' apprendistato del giovane combattente iniziava dai 7 anni sino ai 13 e: passata quest' età, gli aspiranti soldati passavano nell' esercito degli adulti dove sarebbero potuti diventare veri e propri cavalieri dai 20 anni in su. Uno dei personaggi principali, il cattivissimo Sir James Crowland, divenne Cavaliere a neanche 20 anni, mostrando già da ragazzo le qualità indispensabili per guidare un folto esercito.

sabato 29 novembre 2014

Il potere dei potenti

#il cavalieredighiaccio #medioevo #middleage #medieval #politica #feudalesimo

Esplorare il Medioevo non significa riprendere le nozioni di scuola e spiattellarle in una pappardella di testo senza senso e senza logica. Esplorare il Medioevo ( o qualsiasi periodo storico ) è soprattutto il capire "com' eravamo" ed il perché siamo giunti al "come siamo oggi". Imparare dal passato per capire il presente e cercare un futuro migliore.

SCALATA AL POTERE
Come tutti sappiamo, l' Impero più forte, più saldo, più immenso e più ben strutturato della storia antica fu l' Impero Romano. Vi era l' Imperatore, dunque un capo, ed un sistema politico e di leggi che gestiva i cittadini anche se con le solite discriminazioni ( vedi ad esempio la tassazione più gravosa sui residenti nelle province rispetto agli abitanti di Roma ).
Tutto sommato però, il potere era centrato in una classe dirigente che provvedeva alla sussistenza dei suoi sudditi. Infatti era un governo di tipo oligarchico e monarchico assoluto.
Cosa accadde alla caduta dell' Impero Romano d' Occidente? Gli attacchi dei barbari produsse uno spopolamento delle città, dacché attaccate, distrutte, decapitate dei loro sovrani e private dunque di un proprio controllo politico e direttivo sul territorio circostante. Non si usufruiva più di una protezione, e quindi ci si diresse nelle campagne sottomettendosi volontariamente ai signori proprietari terrieri ( chiamati latifondisti ).

A questo punto voi direte "una mossa suicida"! Non proprio, dacché, in cambio del giuramento di fedeltà al signore, ricevevano protezione e mezzi di sussistenza.
Ed è qui che nasce il feudalesimo.

domenica 16 novembre 2014

Le torture ai criminali

la tortura del pendolo

#ilcavalieredighiaccio

Negli articoli precedenti ho sempre cercato curiosità sul Medioevo riguardanti la vita di tutti i giorni, come il mangiare, il rapporto fra i vari ceti sociali e la condizione della donna, dove si toccavano argomenti difficili, ma sempre abbastanza leggeri.
Stavolta tocco un tasto doloroso, e non solo metaforicamente. Oggi parlerò delle torture medievali.

Ovviamente cercherò di non scendere sul macabro dacché è un post informativo che serve a ricordare che l' uomo è capace di cose meravigliose ma spesso, anche di cose orribili






PROVA LA TUA INNOCENZA
Nell' Alto Medioevo ( periodo che va dal 476 all' anno 1000 ) l'uso della tortura era pressoché sconosciuto ed ignorato. Quando si veniva accusati di aver commesso un delitto o un atto considerato criminale, il modo più immediato per discolparsi consisteva nel chiamare Dio come testimone della propria innocenza, attraverso dei veri e propri esperimenti atti ad indicare la colpevolezza o meno del sospettato. Questi metodi prendono il nome di Ordialie.
L'ordalia del pane e del formaggio era la più semplice ed innocua: il sospettato doveva mangiarli, tra le preghiere e gli scongiuri. Se li trangugiava era assolto. Poi vi era la prova dell'acqua fredda che consisteva nel far immergere l'imputato in una vasca piena d'acqua: se galleggiava era ritenuto colpevole. Per la prova del fuoco si formavano due cataste con uno stretto spazio tra di esse, poi si appiccava il fuoco: accusatore ed accusato dovevano attraversarle, e chi rimaneva illeso era dichiarato vincitore della contesa. In altri casi, il sospettato doveva immergere una parte del corpo in una caldaia di acqua bollente, e per essere prosciolto dall'accusa doveva tenervela per qualche minuto senza riportare in seguito scottature. Similmente, si obbligava il presunto reo a maneggiare oggetti roventi: se dopo un certo numero di giorni venivano rinvenute ustioni, la sua colpevolezza era certa.

domenica 26 ottobre 2014

Il Sesso e l' Amore nel Medioevo

La grande odalisca
di  Jean-Auguste-Dominique Ingres
Volevo trattare i due argomenti separatamente, ma alla fine ho deciso di unirli in un unico post dacché viaggiano alla fin fine sullo stesso binario. Un viaggio tra le curiosità dei due mondi all' epoca del Medioevo:
il Sesso e l' Amore.

L' AMOR CORTESE
Si ha, di quel periodo lontano, una visione casta del rapporto di coppia, dove mancavano le trasgressioni e dove tutto era pulito e perfetto. Le cose non stavano esattamente così.
Come la storia dei personaggi famosi antichi ci mostra, l' adulterio, il desiderio, la passione e la trasgressione sono stati sempre il centro e contemporaneamente le cause dei tanti eventi, positivi o negativi, succeduti nel corso degli anni.
L' amor cortese ( termine nato verso la fine dell' Ottocento ) è quel rapporto che nasce fra due amanti, ove desiderio erotico e devozione spirituale si fondono per creare un legame particolare, forte, che varga ogni muro stabilito dalla società, portando i due protagonisti ad irrompere, con i loro sentimenti passionali, nella vita quotidiana di ognuno, stravolgendo la loro vita.

sabato 18 ottobre 2014

Intervista di Patricia Moll

Patricia, dopo aver letto e recensito il mio libro ( qui vi è la sua recensione ), mi ha intervistato ponendomi alcune domande sul romanzo che gli sono sopraggiunte in mente alla conclusione della lettura ( qui il post originale dal suo blog che potrete, se vorrete, commentare ).
Gli invio da qui un ringraziamento perché mi ha permesso di approfondire altri temi de libro che, tra l' altro, sto cercando di affrontare anche qui con i vari articoli.

Buona lettura!

1) La prima domanda che mi viene spontanea è: fantasia o sogno irrealizzabile? Mi spiego. Ti sarebbe piaciuto vivere in quel periodo? E' per questo che ne hai scritto un libro?
Perchè una cosa è chiara, Daniele. Il medioevo ti interessa molto ma cosa ti ha colpito in modo particolare? E' notoriamente un'epoca definita buia, tra guerre, violenze, prevaricazioni varie. In tutto questo sei riuscito a trovare una luce? Qualcosa di accattivante?

giovedì 9 ottobre 2014

Whide il Vegetariano

É possibile, nel bel mezzo del Medioevo, quando il grasso della carne di maiale è indispensabile a fornire le calorie necessarie per combattere il freddo e la fatica, trovare individui che decidano di fare una scelta di vita totalmente differente, risparmiando la vita agli animali e diventando volontariamente e incredibilmente vegetariani?
Forse un' assurdità, ma nel romanzo accade.

Si tratta del sedicenne Whide Waterfront, un ragazzetto col fisico esile, un pò impacciato, intelligente ed anche timido ( diventa spesso rosso in viso e non riesce facilmente a rivolger parola alle donzelle ) ma che è in grado di mostrare un temperamento d' acciaio.

Una forza di volontà incredibile che gli permette di sopportare la "vita macellaia", normale per quel tempo, dove uccidere un animale per cibarsene era la quotidianità, mentre era assurdo e derisorio vedere un uomo evitare di proposito quei piatti considerati così prelibati.
Suo padre Luigi macella animali, oltre che a venderli e ad allevarli, ma lui no. Li ama. Li rispetta. Li protegge.
La sua famiglia lo denigra e lo etichetta come scansafatiche ma lui non lo è affatto, no. Whide evita i famigliari perché il loro lavoro va contro il suo modo di vedere la vita, contro la sua visione di giustizia e contro le sue idee che reputano la vita di un animale tanto importante quanto quella di un essere umano.

mercoledì 1 ottobre 2014

10 buoni motivi per non leggere il mio libro


L' autoironia e la capacità di sottolineare in modo divertente degli aspetti negativi sono due delle qualità che ogni giorno non debbono mai mancare.
Anche nel Romanzo ho creato personaggi ironici, che scherzano persino sulle guardie reali rischiando la propria vita, ma che alla fine sanno che l' esistenza va vissuta tutta d' un fiato.
Senza rimorsi. Senza rimpianti.



Ecco dieci motivi per non leggere il mio libro "Il Cavaliere di Ghiaccio".

1- Ti sta sulle balle il Medioevo
Tutte quelle donzelle che si credono perfette e poi sono solo le mantenute degli imperatori; tutti quegli orrendi contadini che non si lavano quasi mai e che si credono saggi quando sono solo dei poveracci; tutti quegli spadaccini che si credono così forti ma poi basta che inciampino nel proprio mantello per cadere nel precipizio e far finire la favola in dieci pagine.

2- Leggi solo i titoli
Quante volte hai aperto una notizia da un giornale web leggendo solo il titolo e tralasciando l' intero articolo?
E quante volte, dopo aver aperto la suddetta notizia, non hai letto nient' altro - appunto - che il titolo e, alla domanda specifica di cosa parlasse, tu, anziché rispondere "io leggo solo i titoli delle news", hai risposto
"l' articolo era troppo breve per me. Io amo leggere"? Ecco. Appunto.
Non so voi, ma 466 pagine di un libro spesso 3 centimetri e pesante 700 grammi... non so che farmene!

domenica 21 settembre 2014

Un Regno, un esercito, un Cavaliere


Sir James Crowland. Un uomo di quarantadue anni, alto, robusto, con un' armatura solida, sempre lucida, un mantello rosso porpora, e le mani sempre piene di violenza.

Divenne il Cavaliere Capo dell' esercito a neanche venti anni. Il suo carattere burbero, sempre serio, deciso, violento e che non ammetteva errori, piacque subito alla Regina di Dreamsfield la quale lo scelse come unico Generale Capo di tutti i soldati del suo Regno.
Aveva l' indole giusta per comandare: un uomo che non provava pietà, neanche in confronto dei più deboli della società; un uomo che sapeva far rigare dritto ogni soldato; un uomo che non perdeva mai la concentrazione; un uomo potente ed abilissimo spadaccino; un uomo che non chiedeva favori o privilegi; un uomo che eseguiva ogni ordine imposto dalla Regina; un uomo che non sbagliava e non perdonava mai.
"Il Cavaliere", come tutti lo chiamano, abile stratega, suddivise l' esercito in gruppi, ponendo a capo di ognuno di essi, i soldati che lui reputava migliori e con qualità superiori agli altri; a sua volta i gruppi avevano dei soldati di grado più elevato che si occupavano di comandare quando il generale del gruppo non era presente. Un sistema a ramo d' albero infallibile, preciso come il beccare di un picchio, ordinato come una fila di formiche.

martedì 9 settembre 2014

La condizione della donna nel Medioevo

photo by Philip Berndt


Nel mondo medievale la donna era considerata un essere inferiore, cosa che era confermata e ribadita dalla Chiesa. Nel diritto canonico infatti, se fino a S. Tommaso la donna era stata "cosa necessaria all'uomo", con i Padri della Chiesa, essa divenne "la porta dell'Inferno".
La donna viveva chiusa in casa, era come un oggetto che passava dal padre allo sposo ( scelto sempre dai genitori della sposa ): infatti l' origine della dote matrimoniale è proprio l' usanza di donare l' "oggetto donna" dai genitori all' uomo che la possiederà sino alla morte di uno dei due coniugi.

Fin dal suo ingresso nel mondo, la donna tardo medievale partiva svantaggiata. La nascita di una bambina era vista come una disgrazia, e provocava nei padri l' angoscia per la dote, che le avrebbero dovuto fornire. Accolta male, nutrita male e vestita peggio dei suoi fratelli, la sua vita era vista come votata a due sole attività: le cure casalinghe e la procreazione.
L'educazione femminile era quasi totalmente trascurata e le ragazze vivevano sempre chiuse in casa, fatta eccezione per i momenti in cui accompagnavano la madre nella chiesa parrocchiale. Si cercava di non lasciare mai del tempo libero alle ragazze, poiché l'ozio era ritenuto un cattivo consigliere. Apparentemente timida e riservata, la ragazza medievale viveva tutta la sua vita in sudditanza, e questo valeva per qualsiasi ceto di appartenenza.
E' certo che alcune donne più forti riuscivano a liberarsi, ma in generale la vita che conducevano era assai misera.

venerdì 5 settembre 2014

Alchimia Medievale














Oggi apriamo ufficialmente, con il post di Marco Lazzara che segue, la rubrica degli articoli dei blogger.
Se anche tu vuoi trattare un argomento relativo al Medioevo e vuoi scrivere un post attinente a questo periodo storico, ad una qualche particolarità, relativo a qualche oggetto, qualche curiosità o qualsiasi cosa che riguardi l' epoca di dame e cavalieri, puoi inviarmi il tuo articolo alla mail  dankash@hotmail.it.



ALCHIMIA MEDIEVALE
di Marco Lazzara


La parola “chimica” viene dall’arabo al kimiaa, che vuole dire “il mescolamento”.
Alchimia e chimica hanno quindi un origine etimologica comune. Ma le analogie finiscono qui, perché se la chimica è una scienza, l’alchimia è un sapere esoterico e filosofico di dubbio realismo.
Di cosa si occupava l’alchimia? Suo scopo principale era produrre la pietra filosofale, un oggetto dai tre grandi poteri:
- elisir di lunga vita ( in grado di conferire anche l'immortalità ) e panacea universale ( rimedio per curare ogni malattia )
- far acquisire l'onniscienza ( la conoscenza assoluta di passato e futuro, di bene e male )
- trasmutare le sostanze e i metalli.

lunedì 1 settembre 2014

Cosa, come e quando si mangiava nel Medioevo?


Durante il racconto accade ovviamente che i protagonisti si fèrmino a mangiare. Sin qui, tutto bene.
Ma cosa si mangiava nel Medioevo? Con quali posate? E quante volte al giorno?
In questo piccolo viaggio tra le tavole medievali scopriremo le usanze dell' epoca, l' assenza di alcuni strumenti a tavola e la presenza di altri, alcune curiosità, l' origine di molte ricette odierne e di termini attuali, e alla fine vedremo anche delle ricette culinarie da fare a casa preparate da Luisella.

Per non uscir fuori strada, oltre al modo di vestirsi, al modo di agire, alla società e all' ambiente, era necessario che la storia scritta desse da mangiare nel modo corretto a tutti i personaggi del libro. Alcuni cibi furono portati dalle Americhe dopo il 1500, altre dai Paesi Mediorientali.
Andiamo a spulciare l' alimentazione medievale.
Accomodiamoci a tavola!


DIRETTI E SPORCACCIONI
Come avevo già accennato in un post precedente di apertura del blog, a tavola, intorno all' anno Mille, non esisteva ancora la forchetta. Anche se le origini risalgono ai romani, non era un utensile molto usato intorno a quel periodo. Il coltello invece sì: ognuno aveva il suo personale, e questo veniva usato per portare il cibo alla bocca. Chi non lo possedeva, o veniva fornito dal padrone di casa oppure, come accadeva perlopiù nell' Alto Medioevo, si mangiava direttamente usando le mani.

Oggi può sembrare veramente fuori luogo e di mal costume mangiare con le mani, ma prima non lo era.
Il cibo veniva posato su tavolette di legno oppure sul pane, dove veniva gustato. Oppure sui primi piatti rudimentali. Nelle case delle classi inferiori il cibo veniva poggiato direttamente sulla tavola.

Si usava riempire delle brocche grandi d' acqua o di birra. Il vino era raro nelle Regioni del nord Europa a causa dell 'impossibilità di far crescere vitigni in zone dove le temperature erano sempre parecchio basse ma se c' era, era solo esclusivo delle classi agiate.
Era troppo costoso per i poveri.
Nella zona d' ambientazione del libro si beveva birra scura, amara, che aveva un gusto forte ed intenso. Anche i soldati tornati dalla battaglia la gustavano tutti seduti a tavola, ridendo e addentando pezzi di formaggio stagionato ( a questo link delle curiosità sulla storia della birra ).

lunedì 18 agosto 2014

La vita è bella. Parola di Bèrtold

Poteva mancare
in un racconto veramente Medievale
colui che riesce a donare
un sorriso così speciale?
Assolutamente!

Ed ecco qui Bèrtold, un giullare di venticinque anni, simpatico, allegro, colto e con un passato misterioso da svelare. Può sembrare un altro personaggio non importante, ma invece è un gran bel contorno della storia.

Appare saltellante, con un vestito di tre sfumature: rosso, giallo e azzurro. Parla sempre in rima e mostra a tutti la sua grande cultura, ma soprattutto la sua grande argutezza. Riesce a ironizzare su tutto e su tutti, attirando a sè non solo risa, ma anche rabbia. Quella rabbia leggera di chi non sa scherzare ma sa usare solo la forza. Quella rabbia che è perlopiù invidia dacché in quei tempi, uscire dai rigidi schemi, era veramente una forma di coraggio.
É un intoccabile: la Regina lo ha posto come giullare personale di sua figlia, la principessa Violetta, di soli dieci anni, ed ha stabilito che nessuno può fargli del male. Neanche per sbaglio.

martedì 29 luglio 2014

Come si viveva nel Medioevo


Tutti abbiamo studiato il Medioevo a scuola sin dalle elementari, ma pochi di noi si sono appassionati o incuriositi da questo mondo passato, in parte sconosciuto.
Ho scelto l' ambientazione Medievale perché è un mondo oggettivamente più povero ed essenziale, ma non semplice, dacché la vita di ogni individuo era dura, non sempre facile, ma spesso a contatto diretto con la natura e tutto ciò che essa forniva a tutti gli esseri viventi.
Sapevate che a tavola era usanza tenere le donne lontane dalle "portate più sporche"? Le usanze del tempo vedevano i partecipanti dei pasti ( quasi sempre soli uomini ) mangiare con le mani, anche le portate che creavano più sporcizia come le zuppe di carne: le donne cenavano in una stanza a parte con altre commensali e ritornavano a tavola con gli uomini solo alle portate "più pulite" dacché si cercava di risparmiare le donne dal macchiarsi vestiti maneggiando cibi in maniere che a loro non si addiceva.

giovedì 24 luglio 2014

Corazza di ghiaccio

Glower

Prima di addentrarci nel racconto e, nell' ordine, nell' ambientazione più specifica, vorrei presentare il protagonista del romanzo: Glower.

Ovviamente non voglio dare troppi particolari, non solo per non bruciare la storia e la creazione graduale del personaggio che avviene pagina dopo pagina, ma anche perché è difficile descriverlo alla perfezione.

Glower è un ragazzo di ventidue anni, alto, con un corporatura robusta e misterioso. La sua apparizione è d' effetto, e mostra come sia abile non solo come spadaccino, ma anche come combattente nella lotta corpo a corpo.
E' il classico giovane chiuso, introverso, diffidente, che non vuole mostrare le sue debolezze, le sue emozioni, i suoi pensieri, soprattutto quelli riguardanti il suo passato. Un ragazzo che è però sicuro di ciò che vuol fare, sa che combatterà per il suo scopo, anche se gli altri, ed anche lo stesso lettore, penseranno sia solo utopia.
Non è invincibile, ma neanche un debole. Se "supereroe" è definito colui che lotta per i suoi ideali, senza mai arrendersi, avendo tutti contro, fidandosi solo delle proprie abilità, ma senza avere poteri paranormali, beh, allora Glower è un supereroe.

lunedì 21 luglio 2014

Benvenuti a Dreamsfield


La collocazione storica del romanzo è tra la fine dell' Alto e l' inizio del Basso Medioevo. Esattamente nell' anno 1008 (d.C., ovviamente).

La storia è ambientata su un' isola enorme sita a nord delle nazioni europee, un continente circondato dalle acque, affacciato sull' oceano ad occidente e distante poche miglia dalle terre nemiche a sud:
ecco il Regno di Dreamsfield.

Qui sotto vi è la mappa disegnata a mano da me e riportata anche nel libro ( clicca sopra di essa per ingrandirla ). L' ho creata proprio per facilitare la lettura e permettere al lettore di seguire i luoghi delle vicende del romanzo.

Il Cavaliere di Ghiaccio



di Lapenna Daniele

E' finalmente disponibile su store on line ed anche nelle librerie affiliate a YouCanPrint il mio primo libro
"Il Cavaliere di Ghiaccio".

Il racconto è collocato nel Medioevo, nell' anno 1008.
E' un romanzo antico? Nient' affatto. I temi sono attualissimi e sembra sia ambientato in una campagna nel bel mezzo del XXIesimo secolo.
Tra i protagonisti ed i personaggi principali ci sono i burloni, i timidi, i coraggiosi, i timorosi, gli assassini, gli altruisti, i carnivori, i vegetariani, i saggi, gli incoscienti, gli innamorati, i comandanti e i comandati, i belli e i brutti, i famosi e gli sconosciuti, gli oppressori e gli oppressi, gli idealisti e i realisti, i non credenti e i religiosi, chi odia i propri genitori e chi invece li ama dannatamente.


Amore, amicizia, rispetto, onore, libertà, uguaglianza creano protagonisti diversissimi e la trama, che affronta il rapporto fra genitori e figli, e fra individuo e società, fa sì che ci si immedesimi in almeno un personaggio catapultandosi nel racconto vivendo l' avventura in prima persona.

Titolo: Il Cavaliere di Ghiaccio
Autore: Daniele Lapenna
Data di uscita: Aprile 2014
Pagine: 466
ISBN: 9788891138644
costo di copertina: 16,90 euro

"Rabbia, umorismo, vendetta, amore, terrore, amicizia, sono alcuni dei condimenti del piatto che vi verrà servito alla corte della Regina di Dreamsfield. Alternata da combattimenti e momenti di tensione, il Cavaliere di Ghiaccio punterà a far crollare l' Impero combattendo anche contro il suo passato"

COME E DOVE ORDINARLO